fare un sacrificio a Diana, si innamorò di Cidippe, florida fanciulla
ateniese, che però non volle corrispondere all'amore di lui.
k
O stagioni, o castelli, quale anima è senza difetti?
O stagioni, o castelli,
ho fatto il magico studio della felicità che nessuno elude.
Oh, viva lei, ogni volta che canti il gallo gallico.
Ma non avrò più desideri: essa s'è incaricata della mia vita.
Questo incanto! prese anima e corpo e disperse ogni sforzo.
Come comprendere la mia parola? Bisogna ch'essa fugga e voli!
O stagioni, o castelli!
Arthur Rimbaud
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Giacomo Leopardi
Placida notte, e verecondo raggio
Della cadente luna; e tu che spunti
Fra la tacita selva in su la rupe,
Nunzio del giorno; oh dilettose e care
Mentre ignote mi fur l'erinni e il fato,
Sembianze agli occhi miei; già non arride
Spettacol molle ai disperati affetti.
Continua la lettura di L’ ultimo canto di Saffo (Giacomo Leopardi)
La nebbia agli irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
urla e biancheggia il mare;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
Va l'aspro odor de i vini
L'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Nel vespero migrar.
Giosuè Carducci
La gazzella selvaggia può ancora saltare
Gioiosa sui colli di Giuda,
Bere ai freschi ruscelli che sgorgano
Sul sacro suolo: con passo
Leggero e con occhio splendente
Vi guizza con slancio indomabile accanto.
Continua la lettura di La gazzella selvaggia (George Gordon Byron)