Nei miei ormai trentadue anni di vita avevo fatto di tutto, è per questo motivo che non mi scomposi più di tanto quando mi venne proposto dal basso e tarchiato prefetto di Föller un affare da non perdere.
Ero di passaggio in quel misero villaggio solo per caso, più a sud nelle terre soggette al volere dei duchi milanesi avevo avuto da ridire con persone per mia somma sfortuna molto influenti.
Giunto nelle montagne oltre il Ticino iniziai a capire che potevo mettere a riposo il mio frustino e gettare le tende, ero fuggito per tre giorni e due notti inseguito dagli sgherri del mio nemico e così non feci molto caso allo squallore del piccolo e misero villaggio, così vicino, ma allo stesso tempo così lontano dalla ricca Italia.