De Bello Gallico (Cesare)

"Gallia est omis divisa in partes tres, quarum unam incolunt Belgae, aliam Aquitani, tertiam qui ipsorum lingua Celtae, nostra Galli appellantur."
Così inizia il libro primo dell’ opera scritta da Giulio Cesare a memoria delle guerre condotte in Gallia, con esse giungono a noi anche importanti informazioni sui Galli e sui Germani all’epoca degli avvenimenti. Lo scritto arriva a noi dopo oltre due millenni, in esso possiamo cogliere l’ acume, la sapienza e la strategia che portarono alla conquista della Gallia Stransalpina ad opera di Cesare stesso in nome del Popolo Romano.

 

 

"Nelle guerre in Gallia" Giulio Cesare narra, con l’ occhio del protagonista una serie di campagne militari decisive per la storia dell’ Europa. Il coraggio di Cesare e delle sue legioni non stava tanto negli arditi scontri volti nella quasi totalità a suo favore, ma nell’ affrontare foreste sconosciute, mari burrascosi e fiumi enormi, in luoghi lontani e selvaggi, con la ragione, con la forza e la consapevolezza di poter riuscire. Il grande condottiero è tale perchè ingrado di governare i sentimeti dei suoi uomini, di guidarne l’ ardore e la forza in modo da volgere sempre in suo favore anche il più sfavorevole degli scontri.
Naturalmente si può lasciare qualche dubbio sulla vericidità di alcune cifre riportate (soprattutto sull’ entità dei nemici battuti), ma questa opera resta unica e ben veritiera, ingrado di donarci non solo l’esito della guerra stessa, ma anche un piccolo spaccato di quel mondo ancora in gestazione dell’ Europa popolata dai barbari.
Suddivisa in otto libri (un libro per ogni anno) l’ opera eccelle soprattutto nel primo libro per limpidezza di linea e per la brillante esposizione. Nell’ ultimo libro troveremo poi i presupposti della futura Guerra Civile e dello scontro con Pompeo. L’ opera è stata esaminata nella versione Oscar Mondadori (prezzo contenuto), vi è una discreta introduzione, la stampa è più che buona e il libro appare ottimo dal punto di vista tipografico/ergonomico, nella pagina a sinistra compare la versione latina e in quella a destra la traduzione in lingua.
Non posso che concludere consigliandovi di leggere questo libro, consigliabile anche per l’ apprendimento del latino in età scolare, coglieremo così anche l’ obbiettivo di apprendere un pezzatto della storia di Roma antica. Buona Lettura!

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