Ernest Hemingway

Ernest HemingwayErnest Miller Hemingway (Oak Park, Illinois, 21 luglio 1899), secondo genito di cinque fratelli. Il padre, Clarence Edmonds Hemingway, era di professione medico, appassionato collezionista di monete, francobolli, animali impagliati, cimeli indiani. Il padre aveva anche la passione per la caccia caccia, la pesca e la cucina. La madre, Grace Hall, abbandonata la carriera operistica a causa di alcuni disturbi alla vista, si era dedicata alle lezioni di musica a domicilio ed in seguito alla pittura. La famiglia di Hemingway era benestante e di religione protestante.

I rapporti nella cerchia famigliare non furono molto buoni. I rapporti col padre, uomo di indole irresoluta e molto fragile, sono buoni; difficili invece quelli con la madre, ai cui imperiosi tentativi di avviarlo alla carriera di violoncellista Ernest si ribella. Hemingway e i suoi fratelli, vissero la loro infanzia fra i continui litigi dei genitori sull’educazione dei figli e la gestione del patrimonio famigliare.

Hemingway si diplomò nel 1917 alla Oak Park High School, dove la sua inclinazione e il suo talento per le lettere vennero presto notati e incoraggiati da alcuni insegnanti (Miss Biggs e Miss Dixon). Durante il periodo studentesco collabora ai fogli studenteschi pubblicandovi articoli e racconti, dai quali traspare fra l’altro un’ottima vena satirica. Il giovane Hemingway si mostrava incline alle stesse passioni che il padre gli aveva trasmesso: l’amore per la caccia, la pesca e la vita all’aria aperta.

Diplomatosi, entra come cronista al "Kansas City Star" nell’ottobre del 1917, quotidiano che si distingue per un linguaggio moderno, rapido e oggettivo. Nel frattempo, gli Stati Uniti intervengono nella prima guerra mondiale. Hemingway si presenta volontario per andare a combattere in Europa. Un difetto alla vista lo fa escludere dai reparti combattenti, viene tuttavia arruolato nei servizi sulle autoambulanza e destinato al fronte italiano. Nel giugno 1918 è a Milano, poi a Schio, da dove riesce sprezzante del pericolo a farsi mandare sul Piave. Con una bicicletta (idea sua) porta generi di conforto alle truppe in trincea. Dopo alcuni giorni viene ferito dalle schegge di un proiettile di mortaio e da pallottole di mitraglia a Fossalta di Piave.

Nonostante le sue condizioni, si prodiga nel soccorrere altri feriti. Sarà decorato con la Croce di guerra americana e con la Medaglia d’argento italiana. Soggiorna tre mesi in un ospedale milanese, dove viene ripetutamente operato alla gamba ferita. A Milano si innamora di Agnes von Kurowski, un’infermiera americana di origine tedesca. L’amore è ricambiato, ma una richiesta di matrimonio verrà respinta da Agnes. Tutte queste esperienze degli anni di guerra entreranno, variamente trasfigurate, nel Racconto molto breve, "1924", e in "Addio alle armi". Esce dall’ospedale e torna al fronte a combattere per una quarantina di giorni con la fanteria italiana fino al giungere dell’armistizio.

Ernest HemingwayIl viaggio di ritorno alla casa di Oak Park, avviene a bordo del transatlantico Giuseppe Verdi, dura circa un mese. In America, Hemingway è accolto come un eroe, particolarmente dai cittadini dell’ Illinois. Il giornale della città, l’ Oak Parker, gli dedica un articolo nel quale è descritto il coraggio da lui dimostrato sul fronte italiano e l’eccezionale capacità di sopportazione manifestata in occasione delle operazioni chirurgiche alle quali si dovette sottoporre per le ferite riportate sul fronte del Piave. Hemingway, così come molti suoi commilitoni, non riesce a riambientarsi. Si sente incalzato dagli incubi della guerra. Comincia a soffrire d’insonnia, limitazione che lo accompagnerà per tutta la vita. Non potendo dormire, legge e beve abbondantemente.

Durante quell’estate, tra gite ed escursioni nei boschi del Michigan, Ernest riprese a scrivere racconti. Sua madre, però, scontenta di questa passione, tentò a più riprese di osteggiarla finché, su invito di un amico del padre, lo scrittore non accettò di stabilirsi a Toronto. Dal 1920 divenne  collaboratore del "Toronto Star", scrivendo una dozzina di articoli in tre mesi. Stabilitosi in seguito a Chigago, collaborò con una rivista di settore, che poi decise di abbandonare dopo aver conosciuto e sposato, il 3 settembre del 1921, Elizabeth Hadley Richardson, una ragazza di St. Louis, orfana di entrambi i genitori, la donna aveva ben otto anni più di Ernest.

Con l’aiuto economico della moglie e alcune lettere di presentazione di Sherwood Anderson a Gertrude Stein, Lewis Galantiére, Sylvia Beach ed Ezra Pound, Hemingway partì per l’Europa e, nel febbraio del 1922, riprense a collaborare con il «Toronto Star». Manda articoli dalla Spagna, dalla Svizzera e dalla Francia, dove si stabilisce. A Parigi entra presto in contatto con un gran numero di scrittori e artisti angloamericani. Conosce in particolare Gertrude SteinEzra PoundJames Joyce, F. Scott Fitzgerald. I primi due diventano i più efficaci punti d’orientamento per la sua ricerca letteraria, molto sensibile fin allora agli esempi di Ring Lardner e Sherwood Anderson.

La Stein, cui lo scrittore si è legato da forte amicizia, contribuisce al rinnovamento del suo stile. Ma fondamentale per gli sviluppi del linguaggio di Hemingway è la serie d’articoli che egli scrive nei luoghi della guerra greco-turca, seguendone il corso pressappoco fino alla conferenza della pace a Losanna. In quell’occasione intervista Mussolini, di cui fa un ritratto premonitore del dittatore italiano. Quando, poi, invitò la moglie a raggiungerlo, accade un avvenimento assai strano: Elizabeth smarrì, o le furono rubati, tutti i manoscritti del marito.

Nel 1923 nasce il figlio Jack detto Bumby. Nel luglio dello stesso anno esce il suo primo libro, "Three Stories and Ten Poems" (Tre racconti e dieci poesie), che raccoglie testi in gran parte datati, poco indicativi del reale valore dello scrittore. Nel dicembre, finita la collaborazione al "Toronto Star" si dedica all’attività letteraria e diventa in seguito redattore, a Parigi, della rivista di avanguardia "Transatlantic Review".

Il 1924 è l’anno che segna forse la principale svolta di Hemingway come scrittore. In primavera pubblica "In our time" (Nel nostro tempo), un volumetto dì trentadue pagine dove sono raccolte diciotto prose lirico-narrative di nuovissima e magistrale sensibilità, scritte dopo un viaggio in Medio Oriente. Edmund Wilson parla di Goya a proposito di quei minuscoli capolavori, e sarà da allora uno tra i suoi critici più attenti.

Il libro verrà ripubblicato l’anno seguente, arricchito di nuovi racconti, alcuni dei quali appartengono al meglio della produzione dello scrittore. Intanto l’amicizia con Gertrude Stein e con Sherwood Anderson si va guastando definitivamente. Nel marzo 1926 esce "The Torrents of Spring" (Torrenti di primavera), racconto "parodistico" scritto in qualche settimana per segnare il distacco di Hemingway dai patroni di un tempo. Lavora in quel periodo a "The Sun Also Rises", ribattezzato poi "Fiesta", il romanzo della cosiddetta "generazione perduta", opera simbolo dello scrittore di quegli anni. Finita nell’aprile 1926 esce nell’ottobre seguente rendendolo famoso.

Nel 1927 conferma le sue doti con "Men Without Women" (Uomini senza donne), che gli vale un grande successo di critica e di pubblico. Divorzia dalla prima moglie per sposare poi Pauline Pfeiffer, con la quale torna negli USA e prende casa a Key West, Florida. Intanto la prima stesura di "A Farewell to Arms" (Addio alle anni) è in cantiere. Due avvenimenti drammatici segnano questo periodo: la difficile gestazione del secondogenito, Patrick, e il tragico suicidio del padre, di cui traccia si trova anche in "Per chi suona la campana".

Tornato a Parigi dopo i lunghi travagli, pubblica "Addio alle armi" nel settembre 1929 ottenendo gran successo di pubblico e giudizi critici assai controversi. La celebrità di Hemingway è ormai consolidata, viene tradotto in tutto il mondo, meno che in Italia. Il regime fascista lo ha messo al bando (sono sgraditi i riferimenti di "Addio alle armi" alla tragedia di Caporetto).

Lavora a "Death in the Afternoon" (Morte nel pomeriggio), finito nel 1931 e pubblicato nel 1932. Insistenti sono ancora una volta i contrasti nei giudizi da parte della critica. Nel mutato clima letterario seguito alla crisi economica del 1929 molti scrittori (marxisti e non) si pronunciano per un’arte e una cultura politicamente e socialmente impegnate. Mentre gli sviluppi del fascismo e il concretarsi della minaccia nazista provocano un’accentuazione delle ideologie di sinistra; un libro dedicato alle corride sembra, a molti, assurdo e colpevole.

Nel 1933 "Winner Take Nothing" (Chi vince non prende niente) suscita elogi quasi unanimi (finalmente), ma rinfocola le discussioni ideologico-morali che due anni dopo investiranno anche il saggio narrativo "The Green Hills of Africa" (Verdi colline d’Africa), percorso da aspre osservazioni d’argomento letterario e sociale. In quello stesso anno egli comincia a muoversi verso nuove posizioni ideologiche, nel senso dell’impegno politico e socialmente protestatario. Partendo da esperienze dirette interviene su vari aspetti negativi della società americana; e ciò che sta maturando in Spagna lo trova attentissimo. Quando nel luglio 1936 scoppia il moto franchista egli sta lavorando a un nuovo romanzo, di cui ha già pubblicato alcune parti: "To Have and Have Not" (Avere e non avere), ricco di spunti polemici contro un certo tipo di borghesia gaudente e corrotta.

Nel febbraio 1937 Hemingway parte per la Spagna come giornalista, ma in breve si trova a combattere tra i repubblicani. Prende parte fra l’altro come sceneggiatore alle riprese del film "The Spanish Earth" (La terra di Spagna). In quello stesso anno pubblica Avere e non avere; l’anno seguente "The Fifth Column and the First Forty Nine Stories" (La quinta colonna e I primi quarantanove racconti). Oltre alla commedia (La quinta colonna) dell’anno prima, il libro comprende le principali raccolte dei tempi precedenti e due nuovi racconti, "Francis Macomber" e "Le nevi del Chilimangiaro". Durante la guerra di Spagna conosce la giornalista Martha Gellhorn, che sposerà nel 1940 dopo il divorzio da Pauline. Dal 1939 si stabilisce a Cuba in una fattoria nei pressi dell’Havana, dove scrive gran parte di "For Whom the Bell Tolls" (Per chi suona la campana). Il libro suscita impressioni fortissime e dibattiti a non finire. Nel gennaio 1941 lo scrittore e la terza moglie partono per l’Estremo Oriente come corrispondenti nella guerra cino-giapponese.

L’ingresso degli USA nel secondo conflitto mondiale vede Hemingway impegnato in un’efficace opera di pattugliamento antisommergibile, nelle acque della Florida, col suo grosso battello da pesca opportunamente attrezzato. Si trasferisce poi in Europa al seguito dell’esercito statunitense, di nuovo come corrispondente di guerra. Sbarca tra i primi in Normandia, ed entra a Parigi con le avanguardie partigiane. Per il suo coraggio viene decorato con la Bronze Star. Gli articoli di questo periodo formano in realtà anche un’opera narrativa di alto valore. Finita la guerra e ottenuto il divorzio da Martha Gellhorn, Hemigway, sposa una giornalista americana, Mary Welsh, e torna alle sue attività di scrittore.

In questo periodo lavora a un’opera molto ampia che vorrebbe intitolare Della Terra del Mare e dell’Aria, incompiuta, (e che in parte si riannoda alle esperienze fatte da Hemingway come giornalista nella seconda guerra mondiale). Nel 1948 soggiorna in Italia per alcuni mesi che trascorre tra Cortina e Venezia. Tale esperienza gli ispirerà "Across the River and into the Trees" (Di là dal fiume e tra gli alberi), che pubblica nel 1950. Nel 1952 dà alle stampe "The Old Man and the Sea" (Il vecchio e il mare); il successo di pubblico e gli elogi della critica sono straordinari.

L’anno seguente gli viene conferito il premio Pulitzer. L’ultimo libro influisce anche sulla giuria del "Nobel" che gli assegna il Premio per la letteratura del 1954. Lo scrittore non assiste alla cerimonia, dichiarandosi impedito dai postumi di un incidente aereo occorsogli durante una spedizione di caccia in Africa. In realtà attraversa un periodo di crisi nervosa. Si ristabilisce la salute, lo scrittore riprende a viaggiare, alternando tuttavia a periodi di benessere altri caratterizzati da sempre più gravi depressioni, esasperate nel 1960 da un malessere alla vista che gli fa temere la cecità.

Nel 1960 un articolo per "Life" sulle corride gli si dilata fino a trasformarsi in un lungo racconto, "The Dangerous Summer" (Un’estate pericolosa), che esce a puntate. Ernest ha dovuto comunque tagliare gran parte del testo, restandone deluso. Il lavoro a Festa mobile, libro di ricordi sulla Parigi della sua giovinezza, accentua le sue ansietà.

Il 30 novembre 1960 viene ricoverato in una clinica del Minnesota. Nel gennaio dell’anno seguente torna a Ketchum presso Sun Valley (Idaho), dove si è stabilito con la moglie da quando i rapporti con la nuova Cuba di Fidel Castro si sono inaspriti. È ben presto vittima di un’altra crisi, che gli impedisce il lavoro di revisione all’opera, che i curatori intitoleranno poi "A Moveable Feast" (Festa mobile), il quale uscirà postumo. Nell’aprile la moglie sventa un tentativo di suicidio. Nel primo mattino del 23, lo trova in anticamera, di fronte alla rastrelliera dei fucili; con una mano Ernest stringe una carabina e con l’altra due cartucce. Sopra la rastrelliera ha posato una lettera indirizzata a lei.

Ricoverato per un periodo di cure, oltre ai medici, la presenza affettuosa della moglie e di qualche intimo amico, Hemingway viene preservato dal compiere un gesto irreparabile. Ma nonostante i sedativi che gli vengono abbondantemente somministrati e ogni espediente escogitato per distrarlo e ridargli fiducia, non desiste dalla volontà di farla finita. Dimesso dall’ospedale nel mese di giugno torna a Ketchum apparentemente in migliori condizioni. Ma il 2 luglio viene trovato morto al pianterreno della casa dalla moglie, accorsa dopo aver udito uno sparo. Ernest Hemingway, secondo la versione dei famigliari, "stava pulendo uno dei suoi fucili", e "involontariamente" aveva posto finito così alle sue pene.

Ernest Hemingway, Lettera

 

bibliografia  italiana

Il ritorno del soldato
Monaca e messicani
Vita felice di Francis Macomber
L’invincibile (e altri cinque racconti)
E il sole sorge ancora
Fiesta
Chi ha e chi non ha
Avere e non avere
Addio alle armi
Per chi suona la campana
La quinta colonna
Verdi colline d’Africa
Uomini senza donne
Morte nel pomeriggio
I quarantanove racconti
Torrenti di primavera
Il vecchio e il mare
Festa mobile
Di là dal fiume e tra gli alberi
Dal nostro inviato Ernest Hemingway
Isole nella corrente
Storie della guerra di Spagna
I racconti di Nick Adams
Il leone buono
Il toro fedele
88 Poesie
Lettere 1917-1961
Un’estate pericolosa
Il giardino dell’Eden
Ventuno racconti
Vero all’alba

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