Howard Phillips Lovecraft

Howard Phillips Lovecraft naque il 20 agosto 1890 a Providence (USA), è considerato uno dei più grandi autori horror di sempre, ed ha sicuramente lasciato un segno indelebile non solo tra i lettori, ma soprattutto tra una vasta schiera di scrittori che si ispirarono a lui. La sua particolarità sta nell’aver creato un mondo fantastico e suggestivo, in cui la dimensione dell’orrore si colloca addirittura sul piano cosmico.

 

 


Howard Phillips LovecraftHoward Phillips
Lovecraft nasce il 20 agosto del 1890 a Providence, nel Rhode Island, figlio unico di Winfield Scott Lovecraft, rappresentante di commercio di una ditta di argentieri, e di Sarah Susan Phillips. Nel 1893 il padre dello scrittore viene ricoverato presso la clinica psichiatrica Butler Hospital di Providence e interdetto. La moglie Sarah va a vivere con il figlio nella villa dei genitori, al n. 194 di Angell Street, dove Lovecraft trascorrerà gli anni più felici della sua vita e imparerà precocemente a leggere, stimolato dalla presenza di una vasta biblioteca in casa dei nonni.
Nel 1897 muore la nonna materna. Il lutto familiare crea un’atmosfera che porta il piccolo Howard a fare i primi sogni spaventosi, popolati in gran parte da quelli che battezza ”Magri Notturni" (Night-Gaunts), che, per anni, perseguiteranno tutte le sue notti. Nasce in lui una passione per il mondo classico, grazie alla quale scrive il suo primo componimento in versi, ispirato all’Odissea, e i primi racconti, The Noble Eavesdropper (perduto) e The Little Glass Bottle.
Il padre muore in manicomio nel corso del 1899. Lovecraft si appassiona alla narrativa di Poe, Verne e Wells. Continua a scrivere raccontini su quaderni di scuola. Frequenta saltuariamente le scuole elementari. Alcuni maestri privati curano la sua educazione. Comincia ad interessanrsi alle scienze ed attrezza in cantina un piccolo laboratorio chimico, e a tenere un resoconto settimanale dei suoi studi in un bollettino duplicato con la carta carbone, dal titolo Scientific Gazette, che continuerà a compilare fino al 1909.
Già dai primi anni del 1900 si manifestano le prime crisi nervose, che gli impediranno di frequentare regolarmente le scuole. La causa, secondo alcuni biografi, è da ricercarsi nell’atteggiamento iper-protettivo della madre. La donna addirittura, per evitare che il figlio uscisse di casa, gli diceva che era troppo brutto per farsi vedere dagli estranei e per poter giocare con gli altri bambini. Addirittura sembra che la madre imbottisse gli spigoli dei mobili di casa per evitare accidentali ferite al figlio. Continua a comporre versi, ispirati al ‘700 inglese, mentre scrive brevi racconti, dalle trame avventurose ma realistiche.
Nel 1903 comincia a redigere un altro bollettino scientifico, il Rhode Island Journal of Astronomy; anche questo proseguirà fino al 1909.
Muore il nonno materno all’inizio del 1904, Lovecraft era molto legato alla figura del nonno. Le tre sorelle Phillips decidono, in seguito a difficoltà finanziarie, di vendere la villa di famiglia; Lovecraft e la madre si trasferiscono in un appartamento più piccolo sulla stessa strada, al n. 598, dove lo scrittore abiterà fino al 1924. Inizia gli studi liceali, ma i problemi di salute gli impediranno di portarli a termine: non prenderà mai il diploma.
Cade da un’impalcatura, ferendosi gravemente alla testa; è questa, secondo alcuni biografi, la "infermità" a cui spesso Lovecraft si riferisce nelle sue lettere. Per tutta la vita sarà perseguitato da feroci mal di testa. Continua a scrivere racconti, soprattutto ispirati alla narrativa di Arthur Conan Doyle. Il 3 giugno 1906 appare in stampa per la prima volta, sul Providence Sunday Journal con una lettera che mette in ridicolo l’astrologia. Il 25 agosto lo Scientific American pubblica un’altra sua lettera nella quale analizza favorevolmente le prove dell’esistenza di un pianeta al di là di Nettuno (Plutone verrà fotografato soltanto nel 1930 dall’astronomo Clyde Tombaugh). Pubblica una serie di articoli astronimici sul Pawtuxet Valley Gleaner, un settimanale di Phoenix. Da agosto inizia una collaborazione mensile con il Providence Morning Tribune che durerà fino al 1908.
Nel 1908 Lovecraft contrae la poikilotermia ed abbandona definitivamente gli studi scolastici. In seguito ad un giudizio negativo della madre, distrugge tutti i racconti scritti fino ad allora, salvando solo quattro racconti infantili e due storie lunghe: The Beast in the Cave (1905) e The Alchemist (1908). Inizia un corso di chimica per corrispondenza, che non porterà mai a termine a causa dei consueti problemi nervosi. Scrive un manuale dal titolo Inorganic Chemistry, andato perduto.
In seguito ad investimenti sbagliati dello zio Edwin E. Phillips, lo scrittore e la madre subiscono un serio rovescio economico nel corso del 1911.
L’anno successivo vede i primi versi pubblicati. E’ la lirica Providence in 2000 A.D., che appare sul Providence Evening Bullettin il primo. Partecipa con i suoi primi scritti pubblici ad una controversia sulla rubrica di lettere della rivista Argosy. Aderisce alla National Amateur Press Association.
A partire dal 1915 Lovecraft comincia la voluminosa corrispondenza che continuerà per il resto della sua vita. Inizia quello che sarà il suo unico lavoro continuativo: la revisione di manoscritti altrui. Pubblica il primo numero di una sua rivista amatoriale, The Conservative, nella quale ospita saggi e poesie. Ne usciranno tredici fascicoli, fino al 1923. Nel numero di novembre della rivista amatoriale The United Amateur appare il suo racconto The Alchemist. Su invito di W. Paul Cook, curatore di varie riviste dilettanti, riprende la narrativa e scrive i racconti The Tomb e Dagon. Cerca di arruolarsi nella Guardia Nazionale del Rhode Island, ma viene riformato in seguito ad un intervento della madre.
Nel 1918 stringe amicizia con Clifford M. Eddy, che resterà uno dei suoi compagni più fedeli e per il quale riscriverà quattro racconti. Si reca a Boston, dove ascolta una conferenza di Lord Dunsany. Rimane affascinato dallo scrittore, dal suo stile e dalla tematica "onirica". La madre, la cui sanità fisica e mentale è in rapido declino, viene ricoverata nella stessa clinica per malattie nervose che ospitò il marito. Anche lei non ne uscirà più. La pubblicazione di Dagon (1920) suscita molte critiche, alle quali Lovecraft risponde ad una ad una con decine di lettere, che raccoglie in un documento intitolato In Defense of Dagon.
Il 1921 è una anno cruciale nella vita di Lovecraft. Il 22 febbraio si reca ad un congresso di giornalisti dilettanti a Boston, e passa la prima notte fuori casa dal 1901. Il 12 marzo è di nuovo a Boston, dove incontra Sonia H. Greene, una vedova di origine russa di sette anni più anziana di lui, con la quale intreccia una relazione prima intellettuale (le riscriverà alcuni racconti), poi sentimentale, peraltro su base quasi interamente epistolare (lei vive a New York). Il 24 marzo muore la madre, in seguito a un’operazione alla cistifellea. Scrive il racconto The Nameless City, dove per la prima volta nomina l’arabo pazzo Abdul Alhazred.
Tra il 1922 e il 1923 si apre al mondo come non aveva mai fatto prima. Viaggia negli stati del New England, partecipa a conferenze, legge in pubblico suoi racconti, viene nominato presidente della sua associazione di giornalisti dilettanti. Si reca a New York, ospite di Sonia. Nel racconto The Hound compare per la prima volta il Necronomicon. Prosegue con viaggi, visite, lavoro e corrispondenza. Per la prima volta una rivista professionale, il mensile Weird Tales, che pubblica un suo racconto (Dagon). Sonia Greene si reca a Providence per conoscere le zie di Lovecraft, presso le quali lo scrittore vive dopo la morte della madre.
Tra il 1924 e il 1925 scrive una della sue storie migliori, Under the Pyramids, che Weird Tales pubblica con il titolo Imprisoned with the Pharaohs, su commissione del famoso mago e showman Harry Houdini, socio di Weird Tales. Il 3 marzo sposa Sonia Greene e si stabilisce da lei a Brooklyn. In aprile rifiuta la direzione di Weird Tales propostagli dagli editori, perchè non intende trasferirsi a Chicago, dove ha sede il giornale. Weird Tales ha un periodo di declino, e Lovecraft non riesce a trovare un lavoro che gli sia congeniale. Anche l’attività della moglie (un negozio di modisteria) non va bene, per cui Sonia accetta un lavoro nel Midwest. Lovecraft non la segue, e rimane a New York, dove affitta una camera, sempre a Brooklyn. Inizia la sua corrispondenza con Donald Wandrei.
Al termine del 1927 stanco della vita a New York, torna a Providence, e affitta un mini-appartamento al n. 10 di Barnes Street, dove vivrà fino al 1933. Scrive uno dei suoi racconti più importanti, The Call of Cthulhu, e il famoso saggio Supernatural Horror in Literature. Entra in corrispondenza con August W. Derleth, che diventerà scrittore ed editore, fondando (insieme a Donald Wandrei) la casa editrice Arkham House per perseverare gli scritti e lo sterminato epistolario di Lovecraft. Termina i suoi primi due romanzi, The Case of Charles Dexter Ward; insoddisfatto dei suoi lavori, non li ribatterà mai a macchina: verranno pubblicati solo dopo la sua morte. Amazing Stories pubblica uno dei suoi migliori racconti, The Colour Out of Space, che Weird Tales aveva rifiutato.
La moglie nel 1929, che negli ultimi anni aveva incontrato solo sporadicamente, chiede il divorzio. L’istanza di divorzio chiesta dalla moglie, presentata l’anno successivo, viene accolta in primo grado.
Tra 1930 e l0anno successivo visita numerose zone della East-Coast, tra cui la città di Quebec, in Canada, che lo affascina particolarmente; al termine del viaggio, scriverà un resoconto di 136 pagine. Scrive un dei suoi romanzi brevi più importanti, The Whisperer in Darkness. Scrive due opere capitali: il racconto lungo The Shadow Over Innsmouth e il romanzo At the Mountains of Madness. Il Weird Tales, il cui direttore negli ultimi anni aveva rifiutato quasi tutto ciò che Lovecraft gli aveva mandato in visione, rifiuta quest’ultima opera, in cui lo scrittore riponeva fiducia e speranze. Lo riporrà a lungo nel cassetto, entrando in crisi di sfiducia nei confronti di se stesso. Negli anni successivi scriverà pochissimo col proprio nome, dedicandosi soprattutto a revisioni per conto terzi.
Muore la zia Lillian, era il 1932, la più anziana delle sorelle della madre. Presso di lui rimane l’altra zia, Annie. Incontra la moglie Sonia per l’ultima volta. Comincia la corrispondenza con Roberth Bloch (l’autore di Psycho). Si trasferisce con la zia Annie al n. 66 di College Street. Compie il più lungo dei suoi viaggi, recandosi in Florida, ospite per quasi due mesi del corrispondente, e lontano cugino, R. H. Barlow che nelle ultime volontà nominerà esecutore letterario, affidandogli tutti i suoi manoscritti.

1935-1936
Termina di scrivere The Shadow Out of Time, altro romanzo breve nel quale ripone molte speranze: anche questo verrà respinto da Weird Tales. Scrive l’ultimo racconto col suo nome (in seguito usciranno solo collaborazioni o revisioni), The Haunter of the Dark. E’ la risposta a un racconto di Bloch nel quale un personaggio ispirato a Lovecraft fa una fine orribile. Inizia la sua corrispondenza con Henry Kuttner, che comincia a scrivere racconti fantastici su suo incoraggiamento. Astounding pubblica in tre puntate il suo romanzo At the Mountains of Madness, e The Shadow Out of Time, dedicando loro due copertine. Le storie erano state presentate al direttore della rivista, da Donald Wandrei all’insaputa dello stesso Lovecraft, ormai sfiduciato nei propri mezzi. Inizia le sua corrispondenza con Fritz Leiber, che i seguito riconoscerà di avere avuto da Lovecraft l’impulso decisivo per diventare scrittore.

Il 10 marzo 1937 viene ricoverato al Jane Brown Memorial Hospital di Providence, dove gli viene diagnosticato un tumore all’intestino in fase molto avanzata. Muore il giorno 15, alle 6 del mattino.

Alcune opere di Lovecraft:

  • Diario di un incubo
  • I miei orrori preferiti
  • I miti di Ctulhu
  • I racconti del Necronomicon. Vol.1
  • I racconti del Necronomicon. Vol.2
  • Il caso di Charles Dexter Ward
  • Il guardiano della soglia
  • Il Libro dei Gatti
  • Il meglio dei racconti di Lovecraft
  • Il miraggio dello sconosciuto di Kadath
  • Il richiamo di Cthulhu
  • Il testo di R’Lyeh
  • In difesa di Dagon
  • Incubi dalle tenebre
  • Kadath
  • L’ombra venuta dal tempo
  • L’orrendo richiamo
  • L’orrore di Dunwich

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