Per il mio cuore… (Pablo Neruda)

Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua libert bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arriver fino in cielo
ci che stava sopito sulla tua anima.

E' in te l'illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada sulle corolle.
Scavi l'orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l'onda.


Ho detto che cantavi nel vento

come i pini e come gli alberi maestri delle navi.

Come quelli sei alta e taciturna.

E di colpo ti rattristi, come un viaggio.

Accogliente come una vecchia strada.

Ti popolano echi e voci nostalgiche.

Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggono

gli uccelli che dormivano nella tua anima.

da Venti poesie d'amore e una canzone disperata

Abbiamo perso…

Abbiamo perso anche questo crepuscolo.

Nessuno ci ha visto stasera mano nella mano

mentre la notte azzurra cadeva sul mondo.

Ho visto dalla mia finestra

la festa del tramonto sui monti lontani.

A volte, come una moneta

mi si accendeva un pezzo di sole tra le mani.

Io ti ricordavo con l'anima oppressa

da quella tristezza che tu mi conosci.

Dove eri allora?

Tra quali genti?

Dicendo quali parole?

Perchè mi investirà tutto l'amore di colpo

quando mi sento triste e ti sento lontana?

E' caduto il libro che sempre si prende al crepuscolo

e come cane ferito il mantello mi si accucciato tra i piedi.

Sempre, sempre ti allontani la sera

e vai dove il crepuscolo corre cancellando statue.


Pablo Neruda
(da Venti poesie d'amore e una canzone disperata)

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