Il Ragazzo e il Maestro di Scuola (Jean de La Fontaine)

Racconto questa per mostrar d'un tale

la stupida burbanza magistrale.

Un Ragazzo, giocando al fiume in riva,

cadde nell'acqua e forse vi periva,

se non avesse un salice afferrato

che, dopo Dio, lo tenne sollevato.

Mentre nell'acqua ei sta fino alla gola,

viene a passare un maestro di scuola.

– Aiuto, aiuto! – grida quel che annega.

Il maestro si ferma, e a lui che prega,

con una voce burbera e nasale,

gli somministra questa paternale:

   

– Ah scimunito, ah sciocco, ah babbuasso!

Guarda dove si caccia il satanasso.

Andate pure a prender dell'affanno

per questi tristi, oh sì, che vi faranno

morir tisici! ah poveri parenti

a cui tocca di questi malviventi!

Ah i tempi tristi, oh i figli traditori… -.

E quando ebbe finito, il tirò fuori.

Quanti non sono al mondo altri pedanti

e brontoloni e critici ignoranti,

razza dotta più in chiacchiere che in scienze,

che Dio conserva a nostra dannazione!

In ogni cosa, a torto od a ragione,

bisogna ch'essi sputino sentenze.

Prima di pena tirami, se puoi,

il bel discorso lo udiremo poi

Jean de La Fontaine

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