Quando eri là a ridosso (Andrea Zanzotto)

Quando eri là a ridosso lamentavi
l'essere sempre rimasta a casa, l'aver mortalmente – quasi-
Rifiutato ogni viaggio, il non esserti mai mossa,
e te ne facevi grande carico
e ti ripromettevi ben altro ben altro
se tu fossi guarita


No no, è come
è precisamente…Non lamentare quella
tua proterva immobilità
diede stabilità a un mondo
anche se per te venne forse da
da disdegno pauroso del mondo

E nulla vale di ciò che sta oltre la svolta
dove finisce col cartello il paesetto nel nulla,
e nemmeno prevale
ciò che soltanto insieme, tra noi,
e con occhio un po' alla volta forse istupidito
ma pur sempre amante
sempre nuovamente constatando
istighiamo sospingiamo avanti
restituiamo intorno a noi

E tu stai con la vita, che non c'è
più oltre quella svolta, quel segnale,
e tu sei l'ombra apprensiva e umiliata della vita
che conosce e teme tutti i suoi limiti – e di là
una forza – e non sempre – se ne fa


Andrea Zanzotto
(1921 – ancora vivente)

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