Se non fosse (Andrea Zanzotto)

Se non fosse il tuo volto che feconda
e fonde l'acqua e i monti
e si fonde in sospiri…
Frutti effusi a un crepuscolo di seta,
prati che a forza districa dal cielo
un azzurro dolore,
e gerani lassù
tra uccelli comignoli e vette


Come incenso la stanza,
trapassata
la luna appena sul telaio e tutta
accennata per lacrime per palpiti
una gioventù sventurata
È il paese nel guscio,
è il paese nel vetro dove premono
uccelli comignoli bandiere,
dove il fiume schiaffeggia la tua guancia
algido e fabuloso
e il dolcissimo melo già nel velo
delle piogge conversa
giustamente recline sul tuo cuore.
Ancora un tocco a gridii di ghirlande
ancora a venti senza accordi
a torbide lamiere
a ghiacciai spalla a spalla
qui sconfinati.
Ancora uno sguardo al giardino
al braciere di frane e di vette.


Andrea Zanzotto
(1921 – ancora vivente)

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