Archivi categoria: Cultura

Il buongiorno (John Donne)

In verità mi chiedo che abbiam fatto tu ed io,prima d'amarci.
Non eravamo svezzati fino allora?
poppavamo rustici piaceri, infantilmente?
o russavam nell'antro dei sette dormienti?
Era cos Salvo il presente, tutti i piaceri non son che fantasie
Se vidi mai bellezza
che bramai, ed ebbi, non fu che sogno di te.

Ora buongiorno alle nostre anime che si destano,
che non si vegliano a vicenda per timore;
poichè l'amore raffrena ogni amor di altra vista,
e fa di angusta stanza un universo.
Lascia che esploratori abbian scoperto per mari nuovi mondi,
che le carte mostrino altrui mondi su mondi;
a noi possesso di uno solo, ciascuno ha un mondo ed un mondo.
Il volto mio nell'occhio tuo, il tuo nel mio appare,
e cuori semplici e sinceri risiedono nei volti;
ove trovare due migliori emisferi
senza aspro Nord, senza deciduo Occaso?
quel che muore, fatto di parte inegualmente commiste,
se i nostri due amori son uno, o tu ed io
nutriamo amor cos eguale, che nessuno in difetto,
nessuno dei due amori pu morire.
   
John Donne (1572-1631)
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De Bello Gallico (Cesare)

"Gallia est omis divisa in partes tres, quarum unam incolunt Belgae, aliam Aquitani, tertiam qui ipsorum lingua Celtae, nostra Galli appellantur."
Così inizia il libro primo dell’ opera scritta da Giulio Cesare a memoria delle guerre condotte in Gallia, con esse giungono a noi anche importanti informazioni sui Galli e sui Germani all’epoca degli avvenimenti. Lo scritto arriva a noi dopo oltre due millenni, in esso possiamo cogliere l’ acume, la sapienza e la strategia che portarono alla conquista della Gallia Stransalpina ad opera di Cesare stesso in nome del Popolo Romano.

 

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L’Anticristo (Nietzsche)

"Questo libro è riservato a pochissimi. Forse nemmeno uno di essi è ancora nato." Così esordisce lo scritto di Nietzsche. Il nodo fondamentale dell’ "Anticristo" è essenzialmente la connessione tra il cristianesimo (la religione) e il nichilismo. Opera notevole, ingrado di scardinare i luoghi comuni delle sicurezze dell’esistenza stessa. Ribaltando i concetti della religione e della morale Nietzsche rende al lettore un immenso servigio, ponendolo difronte ad uno specchio a due facce ove il nero è bianco e il bianco è nero.

 

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Crepuscolo degli idoli (Nietzsche)

"Götzendämmerung" ovvero "Crepuscolo degli idoli" di Nietzsche, ovvero come si filosofa col martello, ha al suo centro il concetto di décadence. La decadenza nella filosofia (da Socrate), nella religione e nella morale , nella politica (democrazia e socialismo) nell’arte e nella letteratura é condizionata fisiologicamente. Ciò vuol dire che essa é espressione del decadere della vita. Il pessimismo non é il problema, ma solo un sintomo, il nome giusto per esso é nichilismo, ma il nichilismo a sua volta non é la causa ma la logica stessa della décadence. Sotto i nomi più rispettati e venerati, i valori nichilistici, i valori del declino della vita, si sono imposti e dominano la modernità. E il processo di decadenza non può né deve essere arrestato.

 

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La riforma Calvinista

Diverso dal passionale e istintivo Lutero, il freddo e lucidamente calcolatore Calvino (1509/64), quasi brutto e cattivo nei modi e nella forma, elaborò una nuova Riforma, che non faceva appello ai principi e ai Re, ma alla coscienza degli individui, specialmente appartenenti alle élites (economiche, sociali o intellettuali). Centrale, in Calvino, è l’idea di predestinazione: se l’uomo non ha più libero arbitrio, chi decide tutto è Dio. Dio che governa infallibilmente non solo il mondo naturale, ma anche la vita e il destino degli uomini, predestinando gli uni alla eterna salvezza, gli altri alla eterna dannazione.

 

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