danese di Fionia, figlio di un ciabattino e di una lavandaia. Il padre
morì quando lo scrittore era ancora piccolo, lasciando la famiglia in
assoluta miseria, la madre in seguito finì in un ospizio per
alcolizzati. La piccola e provinciale Odense fu comunque capace di fornire al
giovane Andersen tutta una serie di stimoli che gli furono utili per la
sua successiva produzione letteraria. Le abitudini e le superstizioni
del popolo danese ormai sopite negli animi delle genti di Copenaghen.
Il tema della condanna di Socrate viene da Platone affrontato ( oltre che nell’ "Apologia" e nel "Fedone" anche nel "Critone", dialogo che prende il nome da Critone, un agiato ateniese coetaneo di Socrate e, come ci dice Senofonte, suo discepolo devotissimo. La scena si svolge nel carcere in cui Socrate deve soggiornare in attesa della morte. Critone arriva in carcere al sorgere del sole per avvisare Socrate dell’arrivo della nave da Delo.
Meneceo,